Partesa On The Road 20°

Partesa On The Road 20
Partesa On The Road 20° è una consegna estrema: il viaggio con cui Partesa festeggia 20 anni di attività, all'insegna della sua mission: distribuire ovunque il meglio. Un equipaggio di 6 persone, a bordo di un Eurocargo e di un Massif Iveco, è partito da Milano il 18 gennaio. Attraversando l'Ecuador, il Perù, la Bolivia e l'Argentina raggiungerà Ushuaia il 25 marzo per effettuare La Grande Consegna di Birra Moretti. Sarà un viaggio indimenticabile. Seguitelo giorno dopo giorno, su queste pagine.

11 marzo 2011

Boca, Recoleta, San Telmo: arrivederci Buenos Aires


Prima di lasciare Buenos Aires abbiamo ancora qualche ora di tempo, così io e Ugo decidiamo di sfruttare le ultime ore nella capitale per un giro nei quartieri che non avevamo ancora avuto il tempo di visitare. Per la bellezza dei suoi scatti e per la conoscenza del Sudamerica in cui ha lavorato in molte occasioni Ugo è stato affettuosamente ribattezzato “il maestro”. Così lo eleggo a mio Cicerone per queste ultime ore a Buenos Aires.
La nostra prima tappa alla Boca, un tempo periferia oggi attrazione turistica, che ci si offre completamente deserta per via della festività del carnevale. «Si dice – mi racconta Ugo – che gli immigrati pugliesi stabilitisi qui nel 19esimo secolo, riciclassero la vernice usata per le barche per dipingere le facciate delle case». L’effetto è spiazzante: non c’è una facciata che non esploda di colore, e che non disegni un accostamento improbabile con quella accanto. E poi i balconi sono abitati da curiose statue di plastica, e in uno vengono addirittura affiancati Maradona, Evita e il presidente Peròn.



Un poliziotto ci avverte di stare attenti ai ladri che spesso prendono di mira i turisti così decidiamo di spostarci e di andare verso il cimitero monumentale della Recoleta, dove è ospitata la tomba di Evita. Il cimitero riposa su una collinetta piena di luce e di verde, e non si fa fatica a riconoscere la tomba di Evita, piena com’è di mazzi di fiori freschissimi. «Evita – mi dice Ugo mentre camminiamo lungo i viali del cimitero – è senza dubbio uno dei personaggi più affascinanti della storia dell’Argentina. Nonostante la sua figura sia controversa dal punto di vista storico l’amore degli argentini verso di lei è ancora molto vivo».
Per il nostro giro ci resta ancora poco tempo, così prendiamo al volo un altro taxi che ci porta verso la piazzetta di San Telmo: il piccolo barrío che ha il sapore della Buenos Aires antica. «Vedi quel bar – mi dice Ugo indicandomi il bar Dorrego – lì sono passati tutti i più grandi tangueri della storia dell’Argentina, e ogni sabato mattina nel centro della piazza si esibiscono le migliori scuole di tango del Paese.
Purtroppo è già tempo di partire. Lasciamo Buenos Aires e partiamo diretti a General Villegas prima, e a San Rafael poi. Domani rientreremo sulla Ruta 40 per percorrerla tutta.
Fino alla fin del mundo.

le foto e il video della giornata







Daniele Tagliavia


1 commento:

  1. Più della tomba di Evita io trovo molto emozionante un'altra nel cimitero di Recoleta. Il monumento funebre di una ragazzina morta mi sembra verso i 14 anni. Il padre le ha fatto fare una statua con il suo cane e una lunghissima dedica. Ogni volta che mi è capitato di andare al Cimitero, che è davanti a casa di mio padre, sono sempre passata a rivederla e ogni volta mi è caduta una lacrima per quel padre che amava così tanto la propria figlia.

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