Gli altari sul ciglio della strada sono stati un (macabro) leitmotiv del nostro viaggio sino a ora. Sempre presenti in corrispondenza delle curve un po’ più impegnativee, non mancano neanche lungo gli infiniti rettilinei sudamericani. Sia la Panamericana che la Ruta 40 sono piene di questi “ricordi di uno sbaglio”, come li chiama Ugo.
Qui in Argentina però, alle scarne croci che popolano i bordi delle strade in Perù e Bolivia, si sostituiscono dei curiosi e colorati altari. Uno di questi singolari luoghi di culto ci incuriosisce tanto da volerci fermare. Qui qualcuno ha costruito un piccolo mondo: un vialetto delimitato da gomme di auto conduce a una grotta naturale che ospita una statua, un piccolo presepio, e una montagna di bottiglie d’acqua.
Sì, centinaia di bottiglie di plastica di varie forme e colori, alcune piene fino all’orlo altre semivuote. Non capiamo il perché di quel monumento di plastica, e tra congetture improbabili e ipotesi strampalate ci portiamo il dubbio fino a pranzo, quando Francisco, il proprietario del ristorante in cui ci fermiamo, ci racconta il mito della Difunta Correa.
«La leggenda vuole – mi racconta Francisco - che nel 1840 il marito di Deolinda Correa fu arruolato contro la sua volontà dalle truppe di Facundo Quiroga. Deolinda, disperata, raccolse alcuni viveri e un po’ d’acqua e andò in cerca del marito nella zona di San Juan, portando con se il figlio neonato. Sorpresa dalla sete morì sotto un albero. Il giorno dopo due uomini la trovarono ormai cadavere, ma il miracolo era avvenuto: il neonato era sopravvissuto nutrendosi dal seno della madre morta. Per questo é tradizione lasciare bottiglie d’acqua sugli altari in onore della Difunta Correa».
Ecco svelata l’identità della statuetta che ognuno di questi piccoli altari custodisce, ed ecco finalmente spiegato il perché delle montagne di bottiglie d’acqua.
Dopo il pranzo attraversiamo la Quebrada di Janchal, bellissima. Su tutto impera la dominante del rosso: la strada sterrata, il guardrail, le montagne, l’acqua del fiume.
La ammiriamo mentre un piccolo scroscio di pioggia riempie l’aria dell’inconfondibile odore di terra bagnata, quando l’estate sta per lasciare spazio alle piogge autunnali.
Il video e le foto della giornata
Daniele Tagliavia
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