Partesa On The Road 20°

Partesa On The Road 20
Partesa On The Road 20° è una consegna estrema: il viaggio con cui Partesa festeggia 20 anni di attività, all'insegna della sua mission: distribuire ovunque il meglio. Un equipaggio di 6 persone, a bordo di un Eurocargo e di un Massif Iveco, è partito da Milano il 18 gennaio. Attraversando l'Ecuador, il Perù, la Bolivia e l'Argentina raggiungerà Ushuaia il 25 marzo per effettuare La Grande Consegna di Birra Moretti. Sarà un viaggio indimenticabile. Seguitelo giorno dopo giorno, su queste pagine.

14 febbraio 2011

Chiclayo-Casma. Le rovine di Chan Chan e ancora deserto


Lasciamo Chiclayo come sempre di buon mattino. Il nostro “menu” del giorno prevede 400 chilometri fino alla cittadina di Casma, dove faremo uno “scalo tecnico” per arrivare a Lima domattina. Dal sedile posteriore del massif ascolto Sandro e Ugo che chiacchierano raccontandosi avventure in giro per il mondo. E mentre dal finestrino mi godo il film delle cittadine peruviane sdraiate ai lati della panamericana, i loro racconti portano dentro il fuoristrada le repubbliche centroamericane e i viali del Cairo, il deserto cileno di Atacama e le guerre civili in El Salvador, le dune del deserto libico e le città coloniali del Guatemala.
La mattina scorre via pigra. Siamo diretti a sud in direzione Trujillo, dove Sandro ha organizzato per noi la visita alle rovine di Chan Chan. Si tratta di una città preincaica, ed è anche il nostro primo approccio con un sito archeologico precolombiano. La città è composta da dieci cittadelle che ospitavano templi e residenze. Attorno mura di argilla altissime, tutte curiosamente limate dal vento, che le rende curve e sinuose.

Dopo il pranzo ci rimettiamo in cammino verso Casma. E negli ultimi chilometri che ci separano dalla nostra meta di oggi fanno nuovamente capolino i paesaggi desertici. Molto diversi rispetto al Sechura, privo di qualsiasi punto di riferimento e con una lingua d’asfalto drittissima a fendere una pianura sterminata. Qui invece la panamericana supera colline e offre saliscendi, tornanti e cambi repentini di paesaggio. Da passi stretti a pianure a perdita d’occhio. Sembra un paesaggio lunare. Quando ci imbattiamo in alcune dune molto alte di sabbia finissima non mi faccio scappare l’occasione di avvicinarmi e di salirci sopra: la sabbia è calda e più compatta di quanto mi aspettassi. Non si fa troppa fatica a “scalarla” anche se quasi mi dispiace violare con le mie orme la superficie liscissima levigata dal vento in chissà quanti anni di lavoro certosino.
Proseguendo verso sud si avverte che la panamericana ci sta portando lontano dall’equatore. Si avverte nell’aria, più secca e calda e si avverte nei colori, più accesi e definiti rispetto al grigiore livido dei cieli ecuadoriani.
Il nostro albergo è appena fuori dalla cittadina di Casma. Domani sarà una giornata importante: all’alba partiremo per raggiungere Lima, dove ci aspettano i bambini del centro Sagrada Familia.


Daniele Tagliavia





1 commento:

  1. Se mi posso permettere, per rendere più avvincenti i filmati, aggiungerei anche qualche commento di sottofondo. Diventerebbero, secondo me, ancora più appassionanti. Comunque complimenti a Luca.

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